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Fotovoltaico: Rivoluzione in media tensione con la Delibera ARERA 385/2025

Pubblicato il: 14/10/2025 – 11:41
Delibera ARERA 385_2025

Nuovi obblighi, scadenze e incentivi per gli impianti sopra i 100 kW. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non farsi trovare impreparati.

Il mondo dell’energia è in continua evoluzione e la rete elettrica deve adattarsi per gestire in modo sempre più efficiente e sicuro la crescente produzione da fonti rinnovabili. In questo scenario si inserisce la recente delibera ARERA 385/2025/R/EEL del 5 agosto 2025, un provvedimento che introduce novità cruciali per tutti i proprietari di impianti fotovoltaici di potenza uguale o superiore a 100 kW connessi alla rete di media tensione.

Se il tuo impianto rientra in questa categoria, questo articolo è fondamentale. Vediamo insieme cosa cambia, quali sono le scadenze e come agire per essere in regola.

Cosa prevede la nuova normativa?

L’obiettivo della delibera è migliorare la stabilità e la sicurezza della rete elettrica, consentendo al Distributore di avere un controllo più granulare sulla produzione energetica. Per raggiungere questo scopo, sono stati introdotti due obblighi principali.

  1. Installazione del Controllore Centrale di Impianto (CCI)
    Ogni impianto dovrà essere dotato di un “cervello” centrale, il CCI, conforme ai requisiti tecnici della Norma CEI 0-16 (in particolare gli Allegati O e T). Questo dispositivo permette una comunicazione avanzata e un controllo remoto dell’impianto da parte del gestore di rete.
  2. Attivazione della Funzionalità PF2
    Il CCI dovrà implementare la funzionalità nota come “PF2”. In parole semplici, si tratta della capacità dell’impianto di limitare la sua potenza attiva su comando diretto del Distributore di rete (DSO). Questo meccanismo è essenziale per evitare sovraccarichi e gestire eventuali congestioni della rete, soprattutto nei momenti di massima produzione solare.

È importante sottolineare che l’obbligo di adeguamento riguarda sia gli impianti di nuova costruzione che quelli già esistenti.

Le scadenze da segnare in calendario

ARERA ha definito una tabella di marcia precisa, differenziando le scadenze in base alla potenza dell’impianto. Non rispettare queste date può avere conseguenze molto serie.

  • Impianti con potenza ≥ 1 MW: adeguamento entro il 28 febbraio 2026
  • Impianti con potenza tra 500 kW e 1 MW: adeguamento entro il 28 febbraio 2027
  • Impianti con potenza tra 100 kW e 500 kW: adeguamento entro il 31 marzo 2027

Per i nuovi impianti, la regola è ancora più stringente: il Controllore Centrale di Impianto e la funzionalità PF2 devono essere installati e operativi prima dell’entrata in esercizio ufficiale.

Cosa succede in caso di mancato adeguamento?

Ignorare queste scadenze non è un’opzione. Le conseguenze per gli impianti inadempienti sono state definite in modo chiaro e possono avere un impatto economico significativo:

  • Sospensione degli incentivi GSE e della valorizzazione dell’energia immessa in rete fino a quando l’adeguamento non sarà completato e certificato.
  • Nei casi di inadempienza prolungata, il Distributore potrà procedere al distacco dell’impianto dalla rete elettrica.

In pratica, non adeguarsi significa rinunciare ai ricavi generati dall’impianto.

Un aiuto concreto: gli incentivi per l’adeguamento

Per supportare i produttori in questa transizione tecnologica, ARERA ha previsto un meccanismo di incentivazione. Si tratta di un contributo economico pensato per coprire parte delle spese necessarie all’installazione e alla configurazione del nuovo sistema di controllo.

I contributi massimi previsti sono:

  • Fino a 10.000 € per impianti nella fascia di potenza 500 kW – 1 MW.
  • Fino a 7.500 € per impianti nella fascia di potenza 100 kW – 500 kW.

Attenzione: il valore del contributo è decrescente nel tempo. Questo significa che chi si adegua prima riceverà un importo maggiore. Aspettare l’ultimo momento non solo aumenta il rischio di non rispettare la scadenza, ma riduce anche il beneficio economico ottenibile.

Cosa fare ora?

La delibera 385/2025 non è un semplice adempimento burocratico, ma un passo fondamentale verso una rete elettrica più moderna e resiliente.

Il consiglio è di non attendere. Contatta subito il tuo installatore di fiducia, un system integrator o un consulente energetico per:

  1. Verificare lo stato attuale del tuo impianto.
  2. Richiedere un preventivo per l’installazione del CCI e l’attivazione della funzionalità PF2.
  3. Pianificare l’intervento con largo anticipo rispetto alla scadenza.
  4. Gestire le pratiche per richiedere il contributo economico previsto.

Agire ora significa garantire la continuità operativa del tuo impianto, massimizzare gli incentivi e contribuire attivamente a un futuro energetico più stabile e sostenibile per tutti.

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